L’arte di vivere con leggerezza

L’arte di vivere leggeri non è solo una virtù positiva che ci consente una vita piena e appagante ma una condizione naturale già presente dentro di noi. Scopri come ricontattarla!

Se pensiamo a vivere con leggerezza molti di noi potrebbero sentirsi già triggerati da questa idea o pensare magari di rincorrere inutilmente un miraggio.

Sembra che non ci sia spazio per la società di oggi per un concetto come la leggerezza: viviamo in una realtà che sempre ci predispone ad uno stile di vita stressante, frenetico e pesante, in cui la leggerezza è considerata come qualcosa di frivolo, di superficiale, di poco serio. 

Dentro la maggior parte di noi è instillata nelle più buie profondità della mente la convinzione che vivere con leggerezza è scomodo e sbagliato, tanto da sentirsi in colpa o da giustificarci se ci permettiamo ad esempio di mettere prima il piacere e poi il dovere o ammettere che stiamo bene e che siamo felici.

Va ancora tanto di moda anche l’adagio “mal comune mezzo gaudio” o l’evergreen “mai una gioia” (tristissima profezia autoavverante peraltro) e quindi motiviamo questi ritmi frenetici e tutti i macigni con cui ci siamo abituati a vivere come qualcosa di normale.

Eppure l’arte di vivere leggeri non è solo una virtù positiva che ci consente una vita piena e appagante, ma anche la condizione con cui vivono tutte le specie viventi, ad eccezione della nostra oggigiorno!

La Natura come al solito ci viene in aiuto ed è sufficiente riaprire gli occhi su di essa per trovare le migliori risposte alla maggior parte dei problemi che viviamo ed espandere la consapevolezza.

Lentezza, leggerezza, semplicità, accettazione, bellezza e abbondanza sono aspetti alla base della rete della vita e fanno parte dell’armonia naturale.

Un fiore non si stressa ad essere fiore, semplicemente lo è e si manifesta in tutta la sua essenza e bellezza, senza paura o vergogna.

Un animale non corre incessantemente tutto il giorno: alterna momenti di attività ad altri in cui regnano il riposo, il piacere e l’ozio, senza giudizio e sensi di colpa!

Se arriva una perturbazione esterna, tutto l’ecosistema accetta e risponde adattandosi al cambiamento e sviluppando resilienza e capacità di problem solving: non resta attaccato all’evento. 

Anche noi cuccioli umani i primi anni viviamo un’esistenza semplice e leggera, sulle alte frequenze della gioia, del gioco e della meraviglia, fin quando i condizionamenti non iniziano ad allontanarci da questa connessione.

Già osservando questi esempi possiamo comprendere quello che è il grande limite di oggi e che non ci consente di vivere leggeri: aver smesso di seguire la natura, dentro e fuori di noi, per lasciarsi guidare dall’Io e da tutte le sue convinzioni mentali (se vuoi approfondire questo tema puoi leggere qui), fino a convincerci che questa è l’unica modalità di esistenza che ci è consentita e che non ci siano altre vie d’uscita.

Laura Campanello nel suo libro Leggerezza scrive: 

La leggerezza ha a che fare indubbiamente con la felicità e la felicità ha a che fare indubbiamente con il modo di vivere che abbiamo, con la maniera di vedere il mondo e di abitarlo, ha a che vedere con la libertà, con il modo di intendere il tempo, con la capacità di desiderare, con il sentirsi vivere e soprattutto ha a che fare con il ricordarsi di vivere”.

Per quanto ci sentiamo in balia degli eventi e senza potere, spetta solo a noi, purtroppo o per fortuna, l’arduo compito di interrompere questo circolo vizioso dello stress, della pesantezza e della fatica e ridare dignità ed importanza al valore della leggerezza.

È un processo da riscoprire e coltivare, giorno dopo giorno, liberandoci sempre di più da tutto ciò che grava su corpo, cuore, mente e spirito e scegliere di sorridere ed essere leggere, malgrado tutto.

Questo togliere pesi ci consente di arrivare a ricontattare la nostra parte leggera e creativa, il nostro Sé autentico o Divino e di tornare a danzare la vita co-creando con il Tutto di cui facciamo parte.

Prova a prenderti il tempo per fermarti qualche minuto, centrarti nel cuore e rispondere con calma a queste domande sul tuo diario:

  • Quando ho smesso di seguire la mia parte leggera e creativa? Cosa posso fare per ricontattarla?
  • Se tutto fosse possibile e non esistessero limiti, come sarebbe la mia vita se vivessi nella leggerezza? Prova a descrivere la tua giornata tipo o l’idea che ti piacerebbe raggiungere: lascia volare l’immaginazione!
  • Quale area della mia vita (relazioni, lavoro, vita di coppia, denaro, rapporto con me stessa, ecc.) mi provoca più stress e pesantezza? Cosa posso fare per lasciar andare almeno una zavorra oggi stesso o entro una settimana?
  • Cosa alleggerisce il mio corpo, la mia mente e il mio spirito? Fai una checklist di tutte le attività che puoi fare per portare ogni giorno un momento spensierato e leggero.
  • Che persona è necessario che diventi per essere leggera? Descriviti senza paura, vergogna o giudizio: crea l’immagine nuova di te e lascia che le belle sensazioni che provi immaginandoti cambiata vibrino in ogni tua cellula, fino ad emozionarti!

Ricorda: la leggerezza non è evasione, ma scelta coraggiosa.
È il respiro profondo dopo un lungo trattenere, è il sì al piacere, al riposo, alla meraviglia.

Ogni giorno puoi decidere di alleggerire qualcosa: un pensiero, un impegno, una aspettativa.

Prenditi cura di quella parte di te che ancora sa danzare con il vento.
Coltivala, ascoltala, fanne la tua alleata.

La vita leggera esiste. E comincia da un piccolo passo: il tuo.

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